Secondo il Codacons questi risultati rappresentano un mero rimbalzo tecnico e non devono portare a facili entusiasmi
Riprendono quota le vendite al dettaglio in Italia grazie ad una crescita media annua del 7,9% in valore e del 7,2% in volume. A dirlo è l’Istat che stima a dicembre un aumento congiunturale per le vendite al dettaglio dello 0,9% in valore e dello 0,6% in volume. Sono in crescita sia le vendite dei beni alimentari (+1,7% in valore e +1,2% in volume) sia, in misura più contenuta, quelle dei beni non alimentari (+0,3% in valore e +0,2% in volume).
Su base annua il dato aumenta del 9,4% in valore e del 7,7% in volume. Sono, soprattutto, le vendite dei beni non alimentari a crescere (+14,3% in valore e +13,4% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano aumenti meno marcati (+3,1% in valore e +0,2% in volume).
Nell’ultimo trimestre del 2021, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,1% in valore e dello 0,8% in volume. Crescono le vendite dei beni non alimentari (+1,4% in valore e in volume), mentre quelle dei beni alimentari aumentano in valore e registrano un lieve calo in volume (rispettivamente +0,6% e -0,1%).
Rispetto a dicembre 2020 il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+5,9%), le imprese operanti su piccole superfici (+14,8%) e le vendite al di fuori dei negozi (+12,4%) mentre il commercio elettronico è in calo (-4,1%).
Secondo il Codacons questi dati rappresentano un mero rimbalzo tecnico e non devono portare a facili entusiasmi. «La buona performance delle vendite di dicembre e l’andamento positivo del 2021 sono determinati unicamente dal confronto con un 2020 disastroso e caratterizzato da una forte contrazione degli acquisti da parte delle famiglie che, a causa della pandemia, hanno fortemente tagliato anche le spese legate al Natale – spiega il presidente Carlo Rienzi. – Un rimbalzo tecnico quindi ampiamente atteso, con i numeri sulle vendite che dovranno ora fare i conti con una situazione totalmente diversa, dove gli aumenti delle bollette di luce e gas e i forti rincari dei prezzi al dettaglio rischiano di affossare il settore del commercio nei primi mesi del 2022».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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