Prima era stata presa di mira Nestlè, tra le società rimaste in Russia. Pubblicati online 10 gigabyte di dati
Anonymous attacca ancora. Questa volta ha hackerato la Banca centrale della Russia, annunciando che più di 35.000 file saranno diffusi nell’arco delle prossime 48 ore.
Solo qualche ora prima era stata presa di mira Nestlè, tra le società rimaste in Russia. Il collettivo ha rivendicato l’azione su Twitter rilasciando 10 GB di dati della società svizzera. «Questa è una rappresaglia del collettivo per aver continuato l’attività dell’azienda in Russia», si legge e l’azione è stata accompagnata dall’hashtag #BoycottNestlè.
Prosegue quindi l’azione del collettivo contro Mosca e le multinazionali che non si sono ancora ritirate dal Paese, a seguito dell’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio scorso. L’organizzazione aveva dichiarato guerra cibernetica alla Russia all’inizio del conflitto e da allora ha attaccato siti governativi di Mosca, hackerato telecamere e stampanti per inviare messaggi informativi sull’invasione e far sapere ai cittadini cosa accade in Ucraina. Per superare la censura, nei giorni scorsi un gruppo legato ad Anonymous, Squad303, ha messo online un sito che si chiama 1920.in che permette di mandare sms ai cittadini russi, anche in anonimato, che informano sulla guerra: secondo il collettivo ne sono stati inviati oltre 20 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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