
È quanto emerge dai verbali della riunione del 15 e 16 marzo
Arrivano le prime indiscrezioni sui verbali della riunione della Fed tenutasi il 15 e il 16 marzo nella quale si è deciso l’aumento dei tassi di interesse (leggi qui).
Nei verbali si legge che la Federal Reserve apre a uno o più aumenti dei tassi di interesse da mezzo punto percentuale e che “potrebbero essere assicurati” per la lotta all’inflazione.
I funzionari della Fed hanno convenuto che “sarebbero probabilmente appropriati limiti mensili di circa 60 miliardi di dollari per i titoli del Tesoro e di circa 35 miliardi di dollari per gli MBS”, per un totale di 95 miliardi di dollari.
Dalle “minute” – i riassunti dei verbali – emerge che molti dei partecipanti a meeting del Comitato di politica monetaria, il Federal Open Market Committee (Fomc) avrebbero preferito alzare i tassi di 0,50 punti percentuali, e non degli 0,25 punti poi decisi alla luce dell’incertezza creata dall’invasione russa in Ucraina. Diversi di loro ritengono comunque che uno o più rialzi da 0,50 punti potrebbero essere appropriati nei prossimi meeting.
I partecipanti alla riunione “hanno ritenuto opportuno spostare rapidamente la posizione della politica monetaria verso una posizione neutrale. Hanno inoltre osservato che, a seconda degli sviluppi economici e finanziari, potrebbe essere giustificato il passaggio a una posizione politica più rigida”. Alcuni membri del FOMC si sono poi detti preoccupati che “l’inflazione elevata e le aspettative di inflazione potessero radicarsi se il pubblico iniziasse a mettere in discussione la determinazione del Comitato di adeguare la posizione della politica in modo appropriato”.
La Fed sarebbe pronta a stringere ancora. Il FOMC dovrebbe approvare la riduzione del bilancio nella sua prossima riunione, che si terrà dal 3 al 4 maggio
di: Francesca LASI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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