
Il Cairo ha annunciato una serie di investimenti nelle rinnovabili, in ossequio alla partnership con Bruxelles a caccia di fornitori
Nel pieno della crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina, l’Egitto vuole proporsi come un hub regionale delle rinnovabili: Il Cairo ha infatti avviato una serie di progetti orientati sull’idrogeno per attirare investimenti stranieri.
«Lo Stato sta accelerando il ritmo per l’adozione di piani e proposte che attirerebbero più investimenti stranieri nel campo della produzione di idrogeno verde – ha infatti spiegato il primo ministro egiziano Mustafa Madbuli – e concederà ulteriori incentivi per investire in questo campo».
Appena una settimana fa il vicepresidente della Commissione europea per il Green Deal Frans Timmermans ha visitato il Paese per concordare nuove forniture di gas verde e idrogeno all’Unione europea; la cooperazione per il momento è soprattutto a breve termine e vuole tamponare gli effetti immediati delle sanzioni internazionali con il gas liquefatto egiziano.
Non mancano però progetti più a lungo termine: Bruxelles ha ribadito l’intenzione di contribuire alla costruzione di un impianto di produzione di idrogeno verde; l’Egitto diventerebbe così un vero e proprio partner energetico, capace anche di importare l’idrogeno verde dal resto del Medio Oriente.
In questo senso, è emblematico che il COP27 di quest’anno si terrà a novembre proprio in Egitto, nella città costiera di Sharm el Sheikh.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY
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