
Al 5 maggio il nostro Paese era al 39% della capacità, cinque punti sotto al dato 2021 ma più della media europea, ferma al 34,9%
Secondo quanto riportato da Aggregated Storage Inventory, al 5 maggio il riempimento degli stoccaggi di gas in Italia aveva raggiunto il 39% della capacità, oltre quattro punti sopra la media europea (34,9%).
Nel 2021 alla stessa data il livello di stoccaggio, sul quale non pesavano gli effetti della guerra in Ucraina, era al 44%.
L’Italia è il secondo Paese europeo per capacità di stoccaggio dopo la Germania, attestandosi a quota 17 miliardi di metri cubi.
In Europa i Paesi che hanno raggiunto un livello di riempimento maggiore sono gli stessi che presentano una capacità di stoccaggio molto ridotta rispetto a quella italiana, fra la metà e un terzo; si tratta nello specifico di Portogallo Polonia, Spagna e Danimarca.
Ultimi in Ue sono Austria, Belgio, Bulgaria e Croazia i cui valori di stoccaggio oscillano fra il 21% e il 16% della capacità.
L’obiettivo dell’Italia è quello di arrivare al livello di stoccaggio stabilito, pari al 90%, entro 6 mesi.
Dei 13 siti di stoccaggio presenti nel nostro Paese, 9 sono di Snam (il primo operatore in Europa), tre di Edison e unno di Ital-gas Storage.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EVERETT KENNEDY BROWN
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