
La mossa di lasciare i tassi invariati è dovuta all’aumento dell’inflazione nel Paese
Rimane invariata la politica monetaria in Cina. La People’s Bank of China ha lasciato di nuovo invariati al 2,85% i tassi di riferimento sui prestiti a medio termine (MLF) a un anno che eroga ad alcune banche, dopo averli tagliati alla metà di gennaio dal precedente 2,95% per la prima volta dall’aprile del 2020.
Si tratta di una mossa inaspettata ma molto probabilmente è dovuta all’aumento dell’inflazione nel Paese che limita il suo raggio di azione. Proprio la settimana scorsa si è appreso che, nel mese di aprile, l’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita su base annua del 2,1%, al top da cinque mesi (guarda qui).
L’inflazione misurata dall’indice dei prezzi alla produzione è balzata invece dell’8% su base annua, più del +7,7% previsto e dopo il +8,3% di marzo. Su base mensile il trend è stato di un rialzo dello 0,6%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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