Per le grandi catene è impossibile mantenere il prezzo di 100 yen a porzione
L’aumento dei prezzi per il piatto tipico giapponese è stato dettato da una serie di fattori: l’aumento del consumo di pesce in tutto il Mondo, il deprezzamento dello yen, le conseguenze del conflitto in Ucraina. Le grandi catene di ristoranti non hanno potuto altro che aumentare i prezzi per assorbire i costi di approvvigionamento.
Secondo quanto riportato dal giornale Yomiuri Shimbun i ristoranti della catena Kaiten-sushi, famosi per il nastro trasportatore che fa scorrere i patti, riescono a malapena a garantire il prezzo di 100 yen (0,70 euro) per porzione. Un prezzo che per anni ha definito lo standard della qualità accessibile.
Anche la catena Sushiro ha annunciato che dopo quasi 40 anni alla fine di settembre sarà costretta ad abolire l’offerta da 100 yen, la maggiorazione sarà di 20 yen a porzione. Così come la Genrokuzushi che ha rivisto i prezzi al rialzo già dal 10 maggio.
Le difficoltà sono dovuta al reperire le materie prime, dato che il Giappone importa gran parte del pesce, inoltre è sempre più difficile trovare i pesci di alta fascia come il granchio reale e i ricci di mare che arrivavano in Giappone dalla Russia rispettivamente per il 90% e il 50%, anche per le uova di salmone il problema è dato dalla guerra in Ucraina che impedisce l’approvvigionamento dal Nord Europa.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY
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