
La Casa Bianca stima numeri elevati per l’inflazione Usa che sarà diramata domani. E’ sempre più concreto il rischio di una Fed aggressiva per arginare la fiammata dei prezzi
«Sarà difficile che la Fed riesca a riportare l’inflazione vicina al target (del 2%) senza che vengano innescate turbolenze». A lanciare l’alert è la vicedirettrice del Fondo monetario internazionale Gita Gopinath, che ha sottolineato come la vera domanda non sia se l’inflazione abbia toccato il picco, ma se rimarrà in modo significativo al di sopra del target della Banca centrale Usa, cosa molto probabile. Se così fosse esiste il rischio di un rialzo dei tassi più aggressivo e più duraturo per arginare la fiammata dei prezzi che sta svuotando le tasche degli americani.
Intanto dal canto suo la Casa Bianca ha diramato un comunicato in cui afferma di prevedere che “i numeri sull’inflazione che saranno resi noti domani si confermeranno elevati”. C’è una trepidante attesa sui dati dell’inflazione Usa misurata dall’indice dei prezzi al consumo, relativa al mese di maggio: nel caso in cui l’indice salisse a un ritmo inferiore rispetto a quello di aprile, i mercati vedrebbero in qualche modo avallata la speranza che l’inflazione degli Stati Uniti abbia toccato il picco.
Si tratta quindi di un momento cruciale sulla base del quale la Fed il prossimo 15 giugno deciderà concretamente cosa fare.
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