
Il petrolio è in calo. L’Europa viaggia come Wall Street in profondo rosso
Wall Street apre in forte calo. Il Dow Jones crolla del 3% e l’S&P 500 del 2,9%, mentre il Nasdaq, che ieri aveva messo a segno i guadagni maggiori, flette del 2,6%. Tornano le vendite anche sull’obbligazionario e il rendimento del Treasury decennale risale al 3,45%.
Dopo la Fed gli investitori ora vedono più probabile la possibilità di una recessione nel Paese e non sono bastate neanche le parole di parziale rassicurazione del governatore Jerome Powell che ha detto: «è chiaro che l’aumento di 75 punti base di oggi è un aumento insolitamente grande e non mi aspetto che movimenti di queste dimensioni siano comuni».
In questo contesto il petrolio è debole e perde circa l’1% in entrambi gli indici di riferimento: Wti a 114 dollari al barile, Brent a 117,5 dollari. Oro in rialzo a 1.832 dollari l’oncia. Euro in ripresa sul biglietto verde al cross di 1,0459 (+0,14%).
Anche l’Europa viaggia in profondo rosso. Il Ftse Mib per il 2,7%, il Dax il 2,9%, il Cac il 2,6%, il Ftse 100 il 2,8%, lo Stoxx 600 il 2,2%. Più tranquilla invece la situazione sul fronte spread: il differenziale Btp/Bund si è ristretto ulteriormente a 203, con rendimento del decennale italiano in lieve aumento al 3,84%.