L’annuncio avviene in un momento in cui le 5 società sono sotto osservazione all’autorità di regolamentazione americana. Secondo il governo, si tratta di una “piccola percentuale di titoli”
Cinque importanti società cinesi quotate negli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro dalla Borsa di New York, in un momento in cui le aziende di Pechino sono sotto esame da parte dell’autorità di regolamentazione statunitense.
In dichiarazioni separate, i colossi petroliferi Sinopec e PetroChina, il peso massimo delle assicurazioni China Life Insurance, il gigante cinese dell’alluminio Chalco e una sussidiaria di Sinopec con sede a Shanghai hanno affermato che stanno prendendo provvedimenti per “cancellarsi volontariamente” dalla Borsa di New York.
L’annuncio segue le mosse delle società cinesi che stanno aumentando il ruolo di Hong Kong nel collegarle con gli investitori stranieri.
Il 10 giugno, il più grande servizio di ride-hailing della Cina, Didi Chuxing, ha lasciato la Borsa di New York ed è entrato a far parte della borsa di Hong Kong. La più grande società di e-commerce del mondo, Alibaba Group, ha annunciato a luglio l’intenzione di migliorare lo stato delle sue azioni negoziate a Hong Kong, rendendole accessibili agli investitori della terraferma.
PetroChina, China Life e China Petroleum & Chemical, ampiamente conosciute come Sinopec, hanno affermato che le azioni interessate erano azioni di deposito americane, o ADS, che rappresentano azioni negoziate a Hong Kong. Hanno detto che i proprietari di ADS possono scambiarli con azioni negoziate a Hong Kong.
Il governo cinese conferma i piani di delisting da Wall Street delle società e dichiara che manterrà la comunicazione con le agenzie straniere pertinenti per salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi di imprese e investitori. Lo ha reso noto la China Securities Regulatory Commission (Csrc), authority cinese del mercato azionario, che minimizza la portata dell’operazione, trattandosi di “una piccola percentuale di titoli”.