
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione si distinguono le utility mentre sono in peggioramento le banche. Mercati in attesa dei verbali della Fomc, domani
Seduta di assestamento per le Borse europee, spinte dalle materie prime e dall’energia, ma Piazza Affari resta indietro con il FTSE MIB +0,11% poco sotto i 23mila punti a fine giornata.
La migliore performance la fa segnare l’Ibex 35 di Madrid, che guadagna l’1,01% a 8.512,32 punti base. Positiva anche la performance odierna del Dax di Francoforte, che guadagna lo 0,66% a 13.908,39 punti base. Bene anche Londra, con il Ftse 100 che cresce dello 0,40%, a 7.539,40 punti base. Il Cac 40 di Parigi, infine, guadagna invece lo 0,34%, a 6.592,58 punti base.
Gli investitori continuano a soppesare da una parte i timori legati al rallentamento dell’economia e, dall’altra, coltivano la speranza che la frenata della crescita globale consigli alle banche centrali di rallentare la stretta di politica monetaria.
Intanto ieri la Bank of people of China è intervenuta a sorpresa tagliando due dei suoi tassi chiave e cresce l’attesa per la pubblicazione, domani, dei verbali dell’ultima riunione del Fomc, che potrà fornire indicazioni sulle prossime mosse della Fed.
Brent a 92,9 dollari (-2,22%) e Wti a 87,34 dollari (-2,4%). In rialzo dell’1,9% a 224 euro per megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam.
Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione si distinguono le utility, con A2A +2,37%, Terna +1,66%, Enel +1,48% e Snam +1,83% . Vendite invece su Amplifon -5,79%, che segna la peggiore prestazione del paniere principale sulla scia del taglio dell’outlook della concorrente svizzera Sonova. In peggioramento le banche, vendite su Telecom Italia -3,16%.