La Borsa di New York ha aperto con un calo dello 0,03%; più netto nel Nasdaq, giù dello 0,3%. Positivi i dati americani sul lavoro, con un calo delle richieste di sussidi
Apertura debole per l’azionario americano. All’inizio delle contrattazioni i principali indici di Wall Street apparivano di poco al di sotto della parità. Il Dow Jones arretra dello 0,03% a 33.970,30 punti, lo S&P 500 a -0,07% a 4.269,92 e il Nasdaq a -0,30% a 12.896,00 punti.
A pesare sul giudizio degli investitori è l’incertezza dopo la pubblicazione delle minute della Fed di ieri in cui si parlava apertamente di una possibilità di un cambio di passo nella politica monetaria se lo stato di salute dell’economia a stelle e strisce lo permetterà, ma allo stesso tempo di un mantenimento di una politica aggressiva fino a quando non si raggiungerà una inflazione al 2%. Buone notizie sono arrivate sul fronte del lavoro, con il calo di richieste per i sussidi di disoccupazione.
Le principali Borse europee si mantengono in territorio positivo dopo l’apertura della Borsa di New York, con il Dax 30 di Francoforte che guadagna lo 0,47% a 13.691,15 punti e l’Ibex 35 di Madrid lo 0,28% a 8.458,60 punti. Sopra la parità dello 0,079% il Cac 40 di Parigi a 6.533,47 punti e il Ftse 100 di Londra dello 0,087% a 7.522,30 punti. In direzione contraria l’Aex di Amsterdam cede lo 0,33% a 720,72 punti.
Intanto non si arresta la corsa dei prezzi del gas. Ad Amsterdam, mercato di riferimento per lo scambio del gas in Europa, il prezzo del Ttf ha toccato i 235 euro al megawattora con un rialzo del 4,3%. Salgono anche i prezzi del petrolio con il Brent del Mare del Nord che supera i 95 dollari al barile (+1,49%) e il Wti statunitense a 89 dollari al barile (+1,07%). Il governo tedesco questa mattina ha annunciato il taglio dell’Iva sul gas dal 19 al 7%, mentre prosegue la corsa nel Vecchio Continente a stoccarlo in vista dell’inverno