
Chiusa Wall Street per il Labor Day, in Europa si salva solo Londra, dove è stata appena eletta la nuova Premier, Liz Truss
Le principali Borse europee chiudono la prima seduta della settimana in territorio negativo. Piazza Affari lascia sul terreno il 2% a 21.485 punti, mentre Francoforte termina le contrattazioni a 2,20% e Parigi registra -1,20%. Londra chiude invece sulla parità a +0,7%, dopo che Liz Truss che si è aggiudicata la corsa a Downing Street battendo l’ex ministro dello scacchiere Rishi Sunak.
A spaventare gli investitori sono stati i nuovi lockdown in Cina, l’assenza del faro di Wall Street, chiusa per il Labor Day, e soprattutto la crisi del gas, con i prezzi in rialzo fino al 25% a 284 euro al megawattora, per poi tornare nel finale a 242 euro, +12%, dopo il nuovo stop alle forniture russe verso il Vecchio Continente annunciato da Gazprom per lavori di riparazione alla linea Nord Stream 1.
In questo scenario l’euro è ai minimi da 20 anni sul dollaro (è sceso sotto i 99 centesimi, a un minimo di 0,9877 dollari, cosa che non succedeva da dicembre 2002, salvo poi riportarsi a 0,9921).
I futures del gas Ttf all’hub di Amsterdam, dopo aver toccato quota 282 euro al megawattora (+31,58% sulla chiusura di venerdì scorso) nel scorso della seduta ora scambiano a 251,17 euro al megawattora, in rialzo del 17%.
Sale anche il petrolio: la scelta dei paesi produttori dell’Opec+, che hanno deciso di tagliare la produzione ad ottobre di 100.000 barili al giorno, tornando dunque ai livelli di agosto con la prima riduzione in oltre un anno, danno ulteriore sostegno ai prezzi del greggio, che già nelle ore precedenti erano in aumento sull’aspettativa di un nulla di fatto se non appunto di un taglio. I future del Wti scadenza ottobre balzano del 3,91% a 90,27 dollari al barile, quelli del Brent novembre del 4,02% a 96,77 dollari.
A Piazza Affari male i bancari (Unicredit -2,85%, Banco Bpm -4,08%, Bper Banca -3,94%, Intesa Sanpaolo -2,65%) mentre tengono i titoli del settore petrolifero (Tenaris +0,74% e Eni +2,26%).
Tra gli industriali soffre l’automotive protagonista di un buon recupero nel finale della scorsa settimana: Pirelli & C -4,96% e Stellantis -4,69% scivolano.
Negli altri settori giù Interpump Group -5,16% e Campari -3,91%. In rosso anche Bca Mps -5,15% che ha ottenuto da Bce il via libera all’operazione di rafforzamento di capitale che verrà sottoposta all’assemblea il prossimo 15 settembre.