
La seguono le europee: Milano, che guadagnava circa un punto percentuale, è scivolata attorno alla parità, così come Parigi e Francoforte, con Londra e Amsterdam
Apre in forte calo a Wall Street, dopo un dato sull’inflazione statunitense più alto del previsto. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones cede 531,15 punti (-1,64%), lo S&P 500 perde 83,68 punti (-2,04%), il Nasdaq Composite è in calo di 338,24 punti (-2,76%).
Questi dati, per gli analisti, non faranno altro che confermare la linea aggressiva della Fed per contrastare l’inflazione: tra una settimana, la Banca centrale alzerà molto probabilmente i tassi d’interesse di 75 punti base per la terza volta consecutiva. Addirittura, i future sui Fed Funds (che indicano le possibilità che il mercato attribuisce a una mossa di politica monetaria) attribuiscono ora un 20% di possibilità a un rialzo dei tassi di un punto percentuale.
Evidente flessione per i mercati azionari del Vecchio contiente dopo l’atteso dato dell’inflazione statunitense di agosto, peggiore delle attese: Milano, che guadagnava circa un punto percentuale, è scivolata attorno alla parità, così come Parigi e Francoforte, con Londra e Amsterdam di qualche frazione in terreno negativo. Tensione anche sui titoli di Stato europei, con il Btp tornato sui livelli dell’avvio di seduta a un rendimento del 3,93%.
A Milano, negativi finanziari (Generali -1,26%, Intesa -0,54%, Unicredit -0,36%) ed energetici con Enel a -0,24% ed Eni a -0,75%. Tra gli industriali Stellantis cala dello 0,45%, Ferrari a -1,50%. In flessione anche Tim con un -0,20% a 0,2043 euro per azione.
Prezzo del gas in risalita in attesa che l’Ue definisca il pacchetto sull’energia. Il future Ttf su ottobre ad Amsterdam, benchmark di riferimento, tornano i 191 euro al megawattora segnando un +0,13%. Il minimo di giornata e’ stato di 181,35 euro. Il petrolio Wti al Nymex perde lo 0,31% a 87,51 dollari al barile.