
Per l’energia, dopo aver aperto intorno a 208 euro, il gas all’hub di Amsterdam è in calo sotto i 192 euro
Wall Street apre negativa. Il Dow Jones perde l’1,09% a 30.607,93 punti, il Nasdaq cede l’1,30% a 11.403,96 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,02% a 3.859,50 punti.
E prosegue in territorio negativo la giornata di contrattazione per le principali borse europee.Il Cac di Parigi cede l’1,26% a 6.079,86 punti, mentre il Dax di Francoforte segna -1,62% a 12.745,42 punti. Il Ftse 100 di Londra è invece lievemente sotto la parità, cedendo lo 0,02% a 7.284,79 punti. Male anche l’Ibex 35 di Madrid, che cede lo 0,79% a 8.021,64 punti.
Resta quindi cupo il tono dei mercati azionari in una settimana fin qui negativa e segnata in particolare dall’inflazione Usa sopra le attese, che apre la strada a una decisa stretta sui tassi di interesse, il prossimo 21 settembre, da parte della Federal Reserve. Inoltre l’appuntamento trimestrale con le cosiddette “quattro streghe” – cioè la contemporanea scadenza dei contratti di future e opzioni su indici e azioni – sta aggiungendo incertezza e volatilità a una seduta in cui prevale l’avversione al rischio per il timore di una recessione in arrivo (nel 2023, secondo la Banca Mondiale)
Intanto il prezzo dell’oro ha segnato un minimo da oltre due anni. L’oncia del metallo prezioso per eccellenza è scesa fino a 1.661,90 dollari nel corso della seduta e nel pomeriggio rintraccia solo marginalmente a 1.673 dollari. Valori che non segnava dalla primavera del 2020.
Il biglietto verde continua a risalire, nel pomeriggio si scambia 0,996 sull’euro mentre ha segnato un massimo da 37 anni sulla sterlina britannica. La prossima decisione sui tassi della Fed è attesa il 21 settembre.
Per l’energia, dopo aver aperto intorno a 208 euro, il gas all’hub di Amsterdam è in calo sotto i 192 euro. Il Ttf si sta attestando a 191,85 euro a megawattora (-10,469%). Aumentano leggermente i prezzi del petrolio con il Wti a 85,58 euro al barile, con un aumento dello 0,56%. Il brent sta a 91,53 euro al barile, con un aumento pari allo 0,76%.
Uno sguardo al listino milanese: è Telecom Italia -7,88% la peggiore del segmento principale milanese. Male anche Inwit -2,02%, Cnh Industrial -2,99%, Interpump Group -2,03% e il lusso con Moncler -2,40%. Vendite su Poste Italiane -1,80%, nonostante l’acquisto di ex Lottomatica. Frena Nexi -2,63%, con la Bce che ha annunciato la partnership per l’euro digitale. Bene in testa al listino Saipem -0,96% e alcuni bancari come Bper Banca +0,65% e Banco Bpm +0,34%.