
Il costo del denaro sale a 3-3,25%
La Fed alza i tassi di interesse dello 0,75% portando il costo del denaro in una forchetta fra il 3% e il 3,25%, che arriva, così, ai massimi dal 2008.
Si tratta del quinto rialzo dei tassi dall’inizio dell’anno e del terzo consecutivo da 75 punti base. Il costo del denaro è salito di un quarto di punto in a marzo e di mezzo punto a maggio.
Secondo la Federal Reserve, i rialzi dei tassi di interesse sono appropriati, soprattutto perché l’inflazione resta elevata.
La Fed stima la crescita del Pil Usa allo 0,2% nel 2022, contro la precedente stima dell’1,7%.
«Abbiamo gli strumenti necessari e la determinazione che ci vorrà per ripristinare la stabilità dei prezzi a favore delle famiglie e delle imprese americane – ha dichiarato il presidente della Banca centrale Usa Jerome Powell – La stabilità dei prezzi è responsabilità della Federal Reserve e costituisce il fondamento della nostra economia. Senza stabilità dei prezzi l’economia non funziona per nessuno. Siamo fortemente impegnati a riportare l’inflazione al nostro obiettivo del 2%. La riduzione dell’inflazione richiederà probabilmente un periodo prolungato di crescita inferiore al trend e molto probabilmente ci sarà un ammorbidimento delle condizioni del mercato del lavoro».