
I mercati credono che i dati di oggi incoraggeranno la determinazione della Federal Reserve nel continuare a inasprire la politica monetaria
Dopo i primi minuti di scambi il Dow scende di 289,25 punti (-0,97%), lo S&P 500 di 45,12 punti (-1,20%). Il Nasdaq Composite è in ribasso di 199,59 punti (-1,80%).
Apre in ribasso la seduta di Wall Street dopo la pubblicazione del rapporto sull’occupazione di settembre. Il report registra l’aggiunta di 263.000 posti di lavoro, in ribasso rispetto alle attese che si aspettavano un dato a 275.000, un calo a cui fa da contrappeso la forte crescita dei salari, aumentati del 4,98% rispetto allo scorso anno, dato che potrebbe continuare a foraggiare l’inflazione.
Inoltre il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,5%, contro attese che si confermasse al 3,7% del mese precedente, segno che il quadro dell’occupazione continua a restare forte.
I mercati credono che i dati di oggi incoraggeranno la determinazione della Federal Reserve nel continuare a inasprire la politica monetaria. Gli analisti stanno valutando con una probabilità del 67% che la Fed aumenterà i tassi di interesse di altri 75 punti base dopo la riunione del 2 novembre.
Sul fronte azionario la notizia anticipata, rispetto alla pubblicazione delle trimestrali, di un calo di profitto per il produttore di microchip AMD ha rivelato un mercato dei PC notevolmente indebolito e questo peserà sui titoli tecnologici. Le azioni AMD stanno perdendo il 7,02%, anche Nvidia perde il 4,39%, come anche Intel in perdita del 3,62%.
Anche le azioni di Microsoft sono in calo del 3,07% e quelle di Apple dell’1,87%. Tesla nonostante l’annuncio delle prime consegne a PepsiCo a dicembre, del suo semirimorchio elettrico sta perdendo il 2,26% . Twitter che ha visto allungarsi i tempi per la finalizzazione dell’acquisto da parte di Elon Musk perde l’1,21%. Il settore energetico è in positivo con Occidental, Marathon Oil, Devon Energy tutti oltre l’1,3%
Il petrolio Wti al Nymex guadagna l’1,13% a 89,45 dollari al barile, spinto dalle decisioni dei Paesi aderenti all’Opec+, che mercoledì hanno deciso tagli alla produzione per 2 milioni di barili al giorno. Dopo un’apertura a 166 euro, il prezzo del gas è ancora in calo ad Amsterdam. Il Ttf all’hub olandese si attesta a 160,6 euro, in calo dell’8,6%.
Al di qua dell’oceano, Milano cede ora lo 0,4%, Parigi lo 0,65%, Francoforte lo 0,87%, Londra lo 0,1%, Madrid lo 0,64% e Amsterdam l’1,13%. Del resto, il calo del tasso di disoccupazione (3,5%, contro attese per un dato invariato al 3,7%) e l’aumento dei salari, fanno pensare a un mercato del lavoro resiliente, nonostante un modesto raffreddamento.