
Gli indici sembrano avviati verso una quinta seduta negativa consecutiva, a causa delle fosche previsioni per l’economia statunitense e del resto del mondo
L’indice Dow Jones perde lo 0,21% a 29.140,87 punti, lo S&P 500 è in calo dello 0,49% a 3.594,80, il Nasdaq cede lo 0,48% a 10.491,05 punti. In calo anche l’obbligazionario Usa. Il rendimento del Treasury decennale è salito di circa cinque punti base al 3,937% dopo essersi avvicinato al livello chiave del 4% durante la notte
Gli indici sembrano avviati verso una quinta seduta negativa consecutiva, a causa delle fosche previsioni per l’economia statunitense e del resto del mondo. Ieri, il Nasdaq ha chiuso ai minimi degli ultimi due anni.
Le politiche restrittive della Fed e l’impennata dei prezzi continuano a pesare sugli umori degli investitori. I dati sui prezzi alla produzione e sui prezzi al consumo previsti mercoledì e giovedì mostreranno se i considerevoli aumenti dei tassi di interesse stanno funzionando o se dati inferiori alle previsioni spingeranno invece per un ulteriore aumento di 0,75 punti percentuali al prossimo incontro della Fed, in novembre.
L’invasione russa dell’Ucraina, la crisi del costo della vita – provocata da persistenti e sempre più ampie pressioni inflative – e il rallentamento della Cina pesano sull’economia mondiale, secondo il Fondo monetario internazionale.
Nell’ultimo World Economic Outlook, il Fondo ha mantenuto inalterate le previsioni per il 2022, con la crescita globale stimata al 3,2%, ma ha rivisto al ribasso quelle per il 2023 dal 2,9 di luglio al 2,7 per cento, con un 25% di possibilità che possa scendere sotto il 2%. Oltre un terzo dell’economia globale vivrà una contrazione quest’anno o il prossimo anno, con le tre maggiori economie – Stati Uniti, Unione Europea e Cina – che continueranno a essere in stallo. In breve, scrive il Fondo, “il peggio deve ancora venire”.
Al di qua dell’oceano, Piazza Affari riduce le perdite. Dopo una mattinata in netto calo il Ftse Mib, principale indice milanese, cede lo 0,78% mentre l’All Share lo 0,75. Anche gli altri mercati finanziari europei hanno limato i ribassi con il Dax in calo dello 0,39%, il Ftse 100 lo 0,56%, il Cac40 lo 0,09%, l’Aex di Amsterdam lo -0,42% e l’Ibex di Madrid lo 0,35%.
Stabile lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi che si mantiene sui 238 punti base con rendimenti in lieve rialzo: al 4,71% per i decennali italiani e al 2,33% per i corrispettivi tedeschi.
L’attesa è per le minute della Fed sulla riunione di settembre, previste per domani e i dati sull’inflazione americana di giovedì.
A Milano vendite sul comparto energetico: Hera -3,41%, Eni -2,10%, Enel -1,69%. Vendite su Telecom che cede il 2,48%. Giù anche le banche con Unicredit -1,96% e Banco Bpm -1,44%. In controtendenza Mps che, nel giorno del cda per l’aumento di capitale, guadagna il 3,36% a 23,23 euro. A guidare i rialzi invece Campari che sale dell’1,82% seguito da Moncler (+1,39%) e Diasorin (+1,09%).