
Wall Street apre in rialzo l’ultima seduta della settimana, sulla scia del rimbalzo tecnico che ieri ha visto i listini rialzare la testa dopo il dato sull’inflazione a settembre. Nei primi scambi, il Dow Jones avanza dello 0,67% a 30.239,45 punti, lo S&P 500 lo 0,86% a 3.701,55 punti e il Nasdaq guadagna lo 0,81% a 10.735,91 punti.
Pur rallentando rispetto al +8,3% di agosto, i prezzi al consumo il mese scorso sono rimasti su livelli elevati a +8,2%, sopra le attese del mercato che scommetteva su un +8,1%. Le vendite al dettaglio sono rimaste ferme in termini nominali a settembre, al di sotto delle aspettative e sottolineando ancora una volta la pressione sulla capacità di spesa dei consumatori dovuta all’alta inflazione.
C’è attesa per le trimestrali dei colossi bancari Usa. Già diffusi i dati di JPMorgan, la più grande banca statunitense per asset, che ha guadagnato il 4,58% in avvio del trading dopo aver riportato i risultati del III trimestre per profitti e ricavi a sorpresa sopra le attese. Bene anche il titolo di Well Fargo a +5,47% nonostante il calo del 31% dei profitti per gli accontamenti in vista di un potenziale rallentamento dell’economia.
Ancora in calo i prezzi del gas naturale in Europa. I future al Ttf sono scambiati a 146 euro per megawattora, su livelli che non si vedevano da inizio luglio e sulla buona strada per un calo settimanale del 6%, dato che le abbondanti forniture di Gnl, in particolare dagli Stati Uniti, hanno aiutato i Paesi a riempire i siti di stoccaggio in vista dell’inverno.
I siti di stoccaggio di gas in Europa sono pieni per oltre il 91%, al di sopra della media quinquennale, mentre il tasso di stoccaggio della Germania ha raggiunto il 95%. Inoltre, le previsioni di un inverno più mite, con temperature superiori alla norma durante il picco della stagione di riscaldamento tra dicembre e febbraio, potrebbero suggerire una minore domanda di riscaldamento.
Quotazioni in calo per i contratti petroliferi. I futures del West Texas Intermediate cedono l’1,26% a 87,99 dollari al barile, mentre il Brent arretra dell’1,14% a 93,49 dollari al barile.
Le Borse europee proseguono sostenute sulla scia del rally registrato in chiusura ieri sera a Wall Street e del buon andamento delle piazze asiatiche. Dopo i dati di ieri sull’inflazione negli Stati Uniti, i mercati provano a reagire per prevenire nuovi possibili pesanti rialzi di interesse da parte delle banche centrali, a partire dalla Fed. Francoforte avanza dell’1,21%, Parigi dell’1,6%, Londra dell’1,10%, mentre la migliore è Piazza Affari dove l’Ftse Mib sale dell’1,4%. A guidare il Ftse Mib è sempre DiaSorin a +6,7%, rientrata negli scambi, sul podio assieme a Amplifon (+6%) a A2a (+5,8%).