
Sull’azionario, in evidenza il titolo di Tesla, che perde quasi il 7% dopo risultati trimestrali in chiaroscuro
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 83,51 punti (+0,27%), lo S&P 500 scende di 2,03 punti (-0,05%), il Nasdaq Composite è in ribasso di 8,28 punti (-0,08%).
Apertura contrastata a Wall Street, dopo la seduta in calo di ieri. Nonostante i risultati positivi delle trimestrali, a pesare negativamente è l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro, con il decennale salito al 4,18% e ai massimi dal 2008, a causa dei timori di una prossima recessione. Inoltre i dati sul lavoro hanno mostrato un’economia ancora solida.
La Federal Reserve, infatti, continuerà ad alzare i tassi d’interesse per contrastare l’inflazione: dopo tre rialzi consecutivi da 75 punti base, i tassi sono al momento al 3-3,25% e sono attesi al 4,50%-4,75% entro la fine dell’anno. Intanto, l’attività economica negli Stati Uniti è rimasta stabile, cresciuta a un passo “modesto”, secondo il Beige Book della Fed; l’outlook sulla crescita economica è peggiorato, si legge, con timori sulla crescita e domanda più debole.
Sull’azionario, in evidenza il titolo di Tesla, che perde quasi il 7% dopo risultati trimestrali in chiaroscuro.
Il petrolio Wti al Nymex sale dell’1,8% a 87,09 dollari al barile, grazie all’offerta ridotta e alla decisione della Cina, primo importatore mondiale di petrolio, di ridurre la quarantena per i visitatori da 10 a 7 giorni come misura contro il Covid-19.
Al di qua dell’oceano, appare poco mossa la Borsa di Londra dopo le dimissioni della premier Liz Truss. L’indice Ftse 100 della City cede lo 0,16% a 6.913 punti in una giornata non particolarmente brillante per le borse del Vecchio Continente. Milano guadagna lo 0,34%, Francoforte perde lo 0,29%, Parigi guadagna lo 0,29% e Madrid lo 0,52%. Sul fronte valutario prosegue il rialzo della sterlina in una giornata difficile per dollaro a 88,75 penny per biglietto verde.