
Al di qua dell’oceano, giornata di forti rialzi per le Borse europee che hanno allungato il passo dopo l’pertura positiva a Wall Street
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale di 214,75 punti (+0,66%), lo S&P 500 guadagna 37,46 punti (+0,97%), il Nasdaq Composite è in rialzo di 163,66 punti (+1,49%). Il petrolio Wti al Nymex sale del 3,27% a 89,36 dollari al barile.
Apertura quindi in rialzo a Wall Street, dopo la chiusura in calo di ieri. Il Dow Jones ha comunque registrato il suo miglior ottobre della storia e il miglior mese dal gennaio 1976, con un rialzo del 13,95%.
L’attenzione è rivolta alla riunione della Federal Reserve di oggi e domani, quando la Banca centrale annuncerà, molto probabilmente, un altro aumento dei tassi d’interesse di 75 punti base, il quarto consecutivo.
Ora, però, gli analisti credono che la Fed deciderà poi di rallentare il passo vista la debolezza di alcuni dati macroeconomici, e di procedere con un aumento di 50 punti base a dicembre; poi, prevedono due rialzi consecutivi di 25 punti all’inizio del 2023. In questo modo, i tassi toccherebbero il 5% a marzo ed è questa la previsione, per esempio, data ieri dagli economisti di Goldman Sachs.
Sull’azionario, in evidenza il titolo di Abiomed, che guadagna quasi il 51% ed è il migliore sullo S&P 500, dopo che Johnson & Johnson (-0,6%) ne ha annunciato l’acquisto per 16,6 miliardi di dollari.
Pfizer guadagna il 3,5%, dopo aver riportato per il terzo trimestre utili adjusted per 8,61 miliardi di dollari o 1,78 dollari ad azione, nettamente al di sopra delle attese del consensus ferme a 1,39 dollari. Nel periodo, il fatturato si è attestato a 22,63 miliardi di dollari, in calo del 6% dai 24,03 miliardi di un anno fa, ma al di sopra dei 21,07 miliardi attesi dagli analisti. Alla luce dei risultati, il gruppo farmaceutico ha alzato la guidance per il 2022.
Il titolo di Uber guadagna l’11,6%, dopo una trimestrale migliore delle attese. La società che fornisce un servizio di trasporto ha registrato una perdita trimestrale di 61 centesimi per azione, ma su ricavi di 8,34 miliardi di dollari, in rialzo del 72% rispetto a un anno prima e più degli 8,12 miliardi attesi dagli esperti. Inoltre, i conti hanno mostrato un aumento delle prenotazioni.
Come ieri, in calo alcune big del settore tech: Intel cede il 2,2% ed è il peggiore sul Dow Jones, seguito da Microsoft (-1,58%) e Apple (-1,55%). Meta Platforms è in rialzo dell’1,1%, dopo aver iniziato la settimana con un calo di oltre il 6%.
Al di qua dell’oceano, giornata di forti rialzi per le Borse europee che hanno allungato il passo dopo l’apertura positiva a Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib sale dell’1,9%, quando il Dow Jones ha aperto le contrattazioni in progresso dello 0,6% dopo il +13,95% registrato nel mese di ottobre. Il Ftse Mib ha toccato un massimo di seduta a 23.101,58 punti in progresso di 2 punti percentuali proprio prima del suono della campanella dall’altra parte dell’Oceano. Intanto, a Francoforte il Dax40 sale dell’1,37% e a Parigi il Cac40 dell’1,7%.
Sull’azionario, svetta Tim (+4%), sull’ipotesi che la nomina di Alessio Bucci a sottosegretario possa favorire il progetto di opa sulla compagnia da parte di Cdp. Sono invece al palo le Pirelli (+0,5%), nell’attesa della trimestrale in calendario giovedì. Fuori dal paniere principale, Mps sale del 5,17% dopo la chiusura dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi, con il 93% di adesioni.