
Piazza Affari e le altre Borse europee doppiano la boa di metà giornata leggermente in positivo. Unica eccezione Londra
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones è in rialzo di 119 punti (+0,37%), lo S&P 500 guadagna 15,05 punti (+0,40%), il Nasdaq Composite aggiunge 49,34 punti (+0,47%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,10% a 92,70 dollari al barile.
Apertura in rialzo, quindi, a Wall Street, alla vigilia delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti dove si preannuncia una vittoria dei repubblicani, almeno alla Camera. Molti osservatori sottolineano che un Congresso diviso o a maggioranza repubblicana, storicamente, ha garantito guadagni sugli indici.
Passando ai dati, il più atteso in settimana è quello sui prezzi al consumo di ottobre, un termometro dell’inflazione, in programma giovedì. Venerdì scorso, il rapporto sull’occupazione statunitense ha mostrato ancora una volta un mercato del lavoro forte negli Stati Uniti, che garantisce alla Federal Reserve ampia libertà sui rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione.
Al di qua dell’oceano, Piazza Affari e le altre Borse europee doppiano la boa di metà giornata leggermente in positivo. Unica eccezione Londra, che ondeggia attorno alla parità.
A Milano, in particolare, corrono sempre Tim (+8% a 0,23 euro) e Monte dei Paschi, in rialzo di sette punti percentuali a 1,73 euro euro dopo essere stata fermata per la seconda volta in asta di volatilità. Bene anche Iveco (+3,4%), con Generali in aumento dell’1,6%.
Con lo spread Btp-Bund sempre calmo a quota 215 e un lieve alleggerimento della tensione sui titoli di Stato del Vecchio continente, resta debole Unicredit, che cede il 2,8% a 12,6 euro dopo la ricostruzione del Financial times secondo la quale l’anno scorso il gruppo bancario italiano avrebbe registrato contrasti con la Bce sul piano dei dividendi e sulla mancata uscita dalla Russia.