
I recenti dati sui prezzi alla produzione e al consumo hanno confermato un rallentamento dell’inflazione, ma Bostic ha ribadito che altri rialzi dei tassi di interesse saranno necessari
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 55,05 punti (-0,16%), lo S&P 500 cede 15,57 punti (-0,39%), il Nasdaq Composite è in ribasso di 89,71 punti (-0,79%). Il petrolio Wti al Nymex perde il 2,06% a 85,13 dollari al barile.
Apertura in calo a Wall Street, dopo la seduta in rialzo di ieri. L’attenzione, oltre che sulle notizie riguardanti il missile caduto in Polonia – che alimenta le tensioni in Occidente contro la Russia – resta su inflazione e tassi d’interesse. I recenti dati sui prezzi alla produzione e al consumo hanno confermato un rallentamento dell’inflazione, che rappresenta “un barlume di speranza” per il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, che ha ribadito che altri rialzi dei tassi di interesse saranno necessari.
Nel frattempo, gli investitori guardano alle trimestrali dei grandi retailer, come Walmart e Home Depot, che hanno comunicato i conti nella giornata di ieri, e Target e Lowe’s, che li hanno pubblicati oggi. Il risultato è in chiaroscuro, con i dati positivi di Walmart e Home Depot, quelli in parte negativi di Lowe’s e quelli decisamente negativi di Target, il cui titolo è il peggiore sullo S&P 500 con un calo di oltre il 15%; sprofonda anche il titolo di Carnival, che cede il 13% a causa del suo piano di rifinanziamento. Amazon cede il 3%, dopo aver dato il via ai 10.000 licenziamenti programmati. Il settore dei beni discrezionali è il peggiore, con un calo del’1,7%, seguito dall’energetico (-0,6%). Il settore sanitario è il migliore, con un rialzo dello 0,75%.
Riducono il calo le principali Borse europee dopo il rialzo sopra le stime delle vendite al dettaglio Usa in ottobre. Milano cede lo 0,3%, Londra lo 0,11% e Parigi lo 0,4% . Più deboli Francoforte (-0,8%) e Madrid (-0,9%), al di sopra comunque dei minimi segnati nella mattinata.
In calo il greggio (Wti -1,36% a 85,73 dollari al barile) e soprattutto il gas naturale (-5,9% a 116,79 euro al MWh) dopo le indiscrezioni sullo schema di meccanismo di correzione del mercato del gas dell’Ue.
In rialzo i petroliferi Bp (+1,7%), TotalEnergies (+1,32%) e Shell (+0,72%) a differenza di Eni (-0,46%). Prese di beneficio su Saipem (-2,53%), positiva Tenaris (+1,05%).
Sotto pressione il comparto dei semiconduttori da asm-Osram (-3,77%) ad Asm (-3,95%), più cauta Stm (-1,13%). Difficoltà anche per il comparto auto a partire da Mercedes (-6,26%), costretta a ridurre i prezzi di listino di due modelli elettrici in Cina per far fronte alla concorrenza locale.
Pesano anche Porsche Holding (-5,13%), Volkswagen (-4,4%) e Renault (-3,9%), più cauta invece Stellantis (-2,14%). Contrastate Unilever (+0,88%) ed Henkel (-0,89%) così come i bancari: salgono Caixa (+1,55%) e Banco Bpm (+0,35%), deboli invece SocGen (-2,05%), Credit Agricole (-1,42%) e Barclays (-1,3%). Più caute Commerzbank (-0,35%), Intesa (-0,1%) e Unicredit (-0,45%).