In Italia il settore è previsto in crescita del 12,7% nel prossimo quinquennio, di cui +6% solo nel 2023
Ortaggi, avanzi di verdure, pane secco, brodo: è con questi pochi e semplici ingredienti che la zuppa conquista un’ampia fetta del mercato alimentare, mettendo a segno un valore di 53 miliardi di dollari a livello globale. A rendere noti questi numeri è una ricerca di Statistica diffusa da Orogel, secondo cui nel quinquennio 2022-2027 il mercato delle zuppe crescerà del 4,5% annuo.
Da sempre considerato il “cibo del popolo” perché ricavato da ingredienti poveri e spesso di scarto oltre che privo di carne, la zuppa spesso si presenta in forti declinazioni territoriali, assicurando un’offerta vastissima di varianti e interpretazioni tipiche e locali. Alla qualità si unisce poi la natura antispreco di questo piatto, spesso ricavato proprio dagli avanzi.
Nello specifico, per l’Italia Statista prevede un’impennata del +12,7% annuo; solo nel 2023 nel nostro Paese il settore crescerà del 6%, sempre secondo le stime dell’istituto, anche e soprattutto in vista di uno stile alimentare sempre più sostenibile e salutista. Attualmente in Italia il mercato delle zuppe vale 840 milioni di dollari, con un consumo pro-capite medio di 3,6 kg.