
Nel 2022 la spesa per l’alimentazione nel budget turistico ha pesato per 30 miliardi di euro
«Pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche in mercati, feste e sagre di Paese»: è nell’agroalimentare che confluisce oltre un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza nel nostro Paese secondo le stime di Coldiretti che stila un bilancio delle vacanze in Italia nel 2022.
«L’alimentazione – sostiene ancora Coldiretti – è diventata la principale voce del budget turistico, con un impatto economico che è valutato attorno ai 30 miliardi di euro su base annua, divisi tra turisti italiani e stranieri che sempre più spesso scelgono il Belpaese come meta delle vacanze per i primati enogastronomici».
Dati che sottolineano ancora una volta “l’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale” come torna a sostenere l’associazione.
Secondo l’indagine il cibo rappresenta la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura per il 17% degli italiani e rientra fra i criteri di scelta del 65% del campione. Solo un 4% degli intervistati ha dichiarato di non considerare minimamente il cibo fra le variabili per prenotare la propria vacanza in Italia.