L’aumento dell’inflazione ha inflitto pesanti oneri ai consumatori, in particolare alle famiglie a basso reddito. Quasi il 30% degli egiziani vive in povertà
L’Egitto continua a doversi confrontare con l’aumento dell’inflazione, nell’ambito di un drastico deprezzamento della sua valuta. Nel frattempo, molti egiziani stanno sperimentando forti aumenti dei prezzi, come riferito oggi dall’ufficio statistico del paese nordafricano.
La Central Agency for Mobilization and Statistics egiziana ha infatti pubblicato oggi dati per cui l’inflazione tendenziale si è attestata al 21,9% il mese scorso, in crescita rispetto al 19,2% di novembre.
La crescita dei prezzi era stata rilevata al 6,5% nel dicembre 2021, prima che l’inflazione aumentasse a dismisura nel 2022, in seguito allo scoppio della guerra della Russia contro l’Ucraina che ha scosso l’economia mondiale.
I prezzi in Egitto sono aumentati in molti settori, dai prodotti alimentari e dei servizi medici fino agli alloggi e al mobilio. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in media del 4% a dicembre, con frutta e latticini in testa alla classifica con picchi rispettivamente del 7,6% e del 6,4%.
L’aumento dell’inflazione ha inflitto pesanti oneri ai consumatori, in particolare alle famiglie a basso reddito. Quasi il 30% degli egiziani vive in povertà, secondo i dati ufficiali.
La maggior parte degli oltre 104 milioni di egiziani ha sofferto forti aumenti dei prezzi sin da quando il governo ha intrapreso un ambizioso programma di riforme nel 2016, finalizzato a rimettere in sesto la martoriata economia del paese, come riferisce LaPresse.
Il programma includeva dolorose misure di austerità, come la quotazione in borsa della sterlina egiziana e il taglio dei sussidi per carburanti, acqua ed elettricità.
L’economia egiziana è stata poi duramente colpita dalla pandemia di coronavirus e dalle conseguenze della guerra in Ucraina. L’Egitto è il più grande importatore di grano al mondo, con la maggior parte delle sue importazioni provenienti tradizionalmente dall’Europa orientale.
Ieri il presidente Abdel Fattah el-Sisi ha descritto la situazione come “molto difficile”, esortando i cittadini a fidarsi della sua amministrazione. Il governo ha cercato di frenare la spesa statale, fermando l’implementazione di nuovi costosi progetti in valuta estera e ordinando alla pubblica amministrazione di intraprendere misure di austerità.
Le decisioni prese negli ultimi mesi dalla Banca centrale del paese, tra cui quelle di aumentare il tasso di interesse principale e di svalutare la sterlina egiziana, hanno innescato uno shock economico che ha colpito milioni di persone. Queste hanno visto i loro risparmi esaurirsi a causa dell’aumento del costo della vita.
Le misure avevano lo scopo di combattere l’aumento dell’inflazione e di soddisfare i requisiti richiesti dal Fondo Monetario Internazionale per approvare un prestito di salvataggio in grado di arginare la carenza di valuta estera.
Il mese scorso, la Banca centrale ha annunciato l’intenzione di riportare l’inflazione a circa il 7% entro il quarto trimestre del 2024, anche se non era chiaro come ciò sarebbe accaduto viste le tendenze attuali.
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