Chiusura in rialzo per le Borse europee. Maglia rosa per l’Ibex 35 di Madrid, che guadagna l’1,39% a 8.915,09 punti, seguita dal Dax 30 di Francorte che avanza dello 0,79% a 15.037,95 punti. In rialzo dello 0,63% a 6.995,99 punti il Cac 40 di Parigi, e dello 0,3% a 7.770,4 punti il Ftse 100 di Londra. L’Aex di Amsterdam guadagna lo 0,4% a 738,64 punti. Piazza Affari registra +0,71% a 25.777 punti,
Dopo la battuta d’arresto della vigilia, è tornato il sereno per i listini del Vecchio Continente che hanno ripreso a salire. Del resto la recessione all’orizzonte potrebbe essere lieve ma rimane il nodo dell’inflazione e delle conseguenti mosse delle banche centrali, come riemerso ieri dal discorso della numero uno della Bce, Christine Lagarde. Temi che avevano destato preoccupazione, ma che oggi sono passati in secondo piano. Milano ha terminato in rialzo dello 0,7%, con lo spread in risalita a 180 punti e il rendimento dei Btp a dieci anni al 3,95% dal 3,77% di ieri.
Chiusura in netto rialzo per lo spread tra BTp e Bund in un contesto di generale aumento dei rendimenti sulla curva euro sulle attese per ulteriori aumenti dei tassi da parte della Bce.
A fine seduta il differenziale di rendimento tra il Bund tedesco e il BTp decennale benchmark (Isin IT0005494239) si è attestato a 180 punti base, dai 172 punti del closing di ieri. Molto più sensibile l’aumento del rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato gli scambi a quota 3,97% da un’ultima posizione registrata ieri al 3,77 per cento.
Sul mercato delle valute, l’euro è scambiato a 1,0831 dollari (da 1,0833 dollari di ieri in chiusura). L’euro/yen è a 140,78 (da 139,79 ieri) e il cambio dollaro/yen a 129,95. Il petrolio : il wti, contratto di marzo, guadagna lo 0,66%, attestandosi 81,14 dollari al barile. Corre il prezzo del gas: il future di febbraio sulla piattaforma Tff vale 67 euro al megawattora, in volata del 10,4%.
A Piazza Affari hanno spiccato il volo le Saipem (+8,5%), festeggiando l’aggiudicazione dei due contratti offshore, per un importo di 900 milioni di dollari. Non si è arrestata la corsa di Iveco (+3,9%), ormai sugli scudi da inizio anno, anche per merito di nuove commesse. Generali è salita del 2,25%, nel giorno in cui è partito il buyback fino a 210 milioni di euro. Hanno invece perso quota le Amplifon (-2,7%), risentendo della revisione al ribasso delle stime da parte di Equita.