
Secondo il presidente della Fed di Minneapolis “la banca centrale ha ancora molto lavoro da fare quando si tratta di domare l’inflazione”
La crescita esplosiva dei posti di lavoro negli Stati Uniti a gennaio è la prova che la banca centrale ha ancora molto lavoro da fare quando si tratta di domare l’inflazione.
Lo ha dichiarato a Squawk Box su Cnbc il presidente della Federal Reserve di Minneapolis, Neel Kashkari (nella foto), secondo cui “abbiamo un lavoro da fare. Sappiamo che un aumento dei tassi può frenare l’inflazione”.
Per Kashkari “dobbiamo alzare i tassi in modo aggressivo per porre un tetto all’inflazione, e poi lasciare che la politica monetaria faccia il suo corso nell’economia”.
Il livello terminale dei tassi di interesse dovrebbe così salire al 5,4% rispetto all’attuale intervallo di riferimento del 4,5%-4,7%. I dati “mi dicono che finora non stiamo vedendo un’impronta del nostro inasprimento sul mercato del lavoro. Ci sono alcune prove che stanno avendo un certo effetto, ma per ora è piuttosto attenuato”, ha aggiunto Kashkari.
“Non ho ancora visto nulla che mi spinga a ridurre il mio percorso di tassi, ma ovviamente tengo gli occhi aperti e vedremo come si evolveranno i dati”, ha sottolineato. Il livello dell’inflazione negli Usa resta però al di sopra dell’obiettivo della Fed, e a Kashkari non “sembra che abbiamo fatto abbastanza progressi per dichiarare la vittoria”.