Bene invece Tesla che ha guadagnato il 5,2% dopo aver presentato utili sopra le stime e ricavi record nell’ultimo trimestre
Wall Street ha chiuso invertendo i guadagni intraday mentre i rendimenti del Tesoro sono saliti, scatenando nuove preoccupazioni per le prospettive dell’economia. A pesare inoltre il calo di circa il 4% di Alphabet: gli investitori sono rimasti delusi dalla presentazione del suo chatbot “Bard”.
Anche i titoli finanziari hanno pesato sul mercato. Così l’indice Dow Jones ha perso lo 0,73% a 33.700,54 punti, l’indice S&P e’ sceso dello 0,85% a 4.082,72 punti e il Nasdaq e’ arretrato del’1,02% a 11.789,58 punti.
Bank of America Corp (-2,16%), First Republic Bank (-3,05%) e Citigroup (-2,25%) hanno guidato le perdite del settore. Goldman Sachs ha perso l’1,88% e JP Morgan l’1,52%. Walt Disney Company ha azzerato i guadagni per chiudere a -1,3% seppure ha riportato risultati trimestrali superiori alle stime di Wall Street.
La società ha inoltre annunciato il taglio di 7.000 posti di lavoro nell’ambito di un’operazione di ristrutturazione del business che potrebbe portare a circa 5,5 miliardi di dollari di risparmi sui costi.
Bene invece Tesla che ha guadagnato il 5,2% dopo aver presentato utili sopra le stime e ricavi record nell’ultimo trimestre.
Tra i dati macro, l’attenzione è stata rivolta alle richieste di sussidi di disoccupazione, risultate leggermente piu’ alte del previsto. Le domande della scorsa settimana sono state 196.000, superiori alle 190.000 attese e in aumento rispetto alla settimana precedente.
Il dato sul mercato del lavoro di gennaio diffuso la scorsa settimana ha alimentato il timore che la Federal Reserve sia costretta a continuare ad alzare i tassi. I responsabili della banca centrale Usa hanno dichiarato che la missione della banca centrale di raffreddare l’inflazione non è ancora terminata e potrebbe richiedere più tempo di quanto ci si aspetti.
Gli operatori scommettono che la Fed alzerà i tassi a poco più del 5% entro luglio. La maggior parte prevede un altro aumento dei tassi di un quarto di punto percentuale a marzo. La prossima settimana arriveranno i nuovi dati sull’indice dei prezzi al consumo e sulle vendite al dettaglio, che la Fed terrà d’occhio per orientare la propria politica