
In arrivo vari dati macro. A Milano occhio a Pirelli, Tim e Unicredit
Apertura in calo oggi per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. In avvio il Dax cede lo 0,77%, il Cac40 lo 0,83%, il Ftse1200 lo 0,48% e il Ftse Mib lo 0,70% a 27.657 punti.
Effetto Wall Street sull’azionario asiatico. Ieri la borsa Usa ha pagato la delusione per i numeri relativi all’inflazione. A peggiorare il sentiment sono state le dichiarazioni del presidente della Fed di St. Louis James Bullard, che ha reso noto che, nella riunione del 1° febbraio scorso, avrebbe preferito un rialzo dei tassi di 50 punti base (e non di 25 punti) e che non esclude che una stretta di tale entità venga varata nella riunione di marzo. Così in Asia l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,66% a 27,513.13; la borsa di Hong Kong cede lo 0,89%, Shanghai -0,45%. Male anche Seoul -0,94% e Sidney -0,86%.
A Wall Street i futures sui principali indici Usa puntano con decisione verso il basso: i futures sul Dow Jones scendono dello 0,34%; i futures sullo S&P 500 cedono lo 0,54% e i futures sul Nasdaq segnano un calo dello 0,76%.
Il rendimento del Treasury Usa a 10 anni è tornato sui livelli di inizio anno al 3,892%, quello del Btp 10 anni al 4,33%. L’euro flette nei confronti del dollaro dello 0,34% e scende a 1,06322. Vendite tra le materie prime con il petrolio Wti che cala dell’1,29% a 77,47 dollari al barile, il Brent dell’1,21% a 84,11 dollari al barile e l’oro dell’1% a 1.832 dollari al barile.
Giornata densa sul fronte economico. Si attendono i prezzi alla produzione in Germania, le vendite al dettaglio in Gran Bretagna, poi verrà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo armonizzato finale a gennaio della Francia, mentre dagli Usa nel pomeriggio arriveranno i prezzi all’import a gennaio e l’indice anticipatore a gennaio.
Sil listino milanese da monitorare ancora Pirelli, visto che la cinese Sinochem ha detto che non ha alcun piano di vendere la sua partecipazione del 37% nel gruppo milanese, e Tim poiché domenica pomeriggio si riunirà un cda straordinario di Cdp per formalizzare la proposta per la rete del colosso tlc, alternativa a quella di Kkr. L’offerta di Cdp e Macquarie, condizionata all’ok dell’antitrust europeo, dovrebbe valere 23 miliardi, di cui 18 cash e cinque miliardi legati alla futura integrazione con Open Fiber. Occhio anche ad Unicredit che proporrà alla prossima assemblea dei soci la riduzione del numero dei membri a 12 da 13 dopo le dimissioni di Jayne Anne Gadhia.
Alle 14:30 è atteso il discorso del presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, e alle 14:45 quello di Michelle Bowman, membro della Fed. Prima, alle 12:30, è previsto l’intervento del governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau.