
Wall Street è aiutata anche dalle parole di Biden e da chi spera che la crisi di SVB possa rallentare il rialzo dei tassi da parte della Fed
Mentre a Wall Street la situazione sembra riprendersi, anche grazie all’intervento delle autorità sia politiche che finanziarie, in Europa la situazione è molto più pesante. Il Vecchio Continente, infatti, ha chiuso con passivi particolarmente pesanti, soprattutto per l’Italia che ha toccato un -4%.
Ma il tema non cambia se si guarda altrove. Il Dax chiude a -3% come anche il Cac 40 mentre il Ftse 100 è zavorrato da un -2,6%.
Come detto dall’altra parte dell’oceano la situazione si sta alleggerendo anche perchè qualcuno avanza l’ipotesi che la crisi scoppiata a causa di SVB possa rallentare la politica di rialzi dei tassi delel banche centrali.
Dopo le rassicurazioni di Biden che a differenza di quelle della Commissione europea sembrano aver sortito l’effetto desiderato, i listini USA hanno aperto con un timido segno meno per poi riprendersi man mano, tanto da portare il Nasdaq a toccare un +1% di vantaggio proprio mentre in Europa le Borse chiudevano i battenti su quello che in molti già chiamano lunedì nero.
Come facilmente prevedibile, il settore bancario è il più colpito anche a livello europeo con perdite che vanno dal -3,95% per HSBC al 12% di Commerzbank passando per il 9,4% di Credit Suisse. I vertici sia politici che finanziari europei hanno fatto notare che il sistema di credito del Vecchio Continente è molto più rigido sul fronte dei controlli anche grazie alle norme volute da Basilea II ma alla fine della giornata le perdite sono notevoli.
In Italia il Ftse Mib scende verso i 26mila punti ed anche a Milano le banche soffrono. Su tutte: Bper, Banca Mediolanum e Banco Bpm.
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