
Aleggia un pacato ottimismo nell’attesa degli interventi di alcuni rappresentanti della Federal Reserve
Tra crisi del settore bancario ed incertezze varie dettate dl quadro geopolitico, Wall Street riesce ad aprire in positivo. Infatti al suono della campanella l’S&P 500 arriva a superare lo 0,6% in territorio positivo, il Dow sfiora lo 0,5% mentre il Nasdaq lambisce lo 0,7%.
Un ottimismo che risente anche dell’andamento delle Borse europee. Nel Vecchio Continente, infatti, il Ftse Mib arriva a +1% che rende Milano la piazza di scambio più performante, almeno al momento. Infatti Parigi con il suo Cac 40 registra +0,9%, il Dax supera lo 0,95% mentre il Ftse 100 incassa un +0,65%.
Un ottimismo che nasce dal fatto che gli operatori statunitensi ritengono la crisi del settore bancario regionale ormai superata e la dimostrazione potrebbe essere data proprio dal VIX, il cosiddetto indice della paura, tornato a 19 dopo l’impennata a 30 punti vista nelle scorse settimane.
Tra i dati macro particolarmente importanti da segnalare, ci sono senza dubbio i numeri riguardanti il PIL del quarto trimestre, in calo e le richieste settimanali di disoccupazione, in aumento. Da qui le speranze che la Fed possa rallentare la sua campagna di inasprimento sul rialzo dei tassi. Dato macro interessante sarà quello sugli stoccaggi gas
Ultima nota, gli interventi del numero uno della Federal Reserve di Boston Susan Collins, della Fed di Richmond Thomas Barkin e della Fed di Minneapolis Neel Kashkari previsti nel pomeriggio.
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