
La settimana che inizia oggi prevede una serie di dati economici, tra cui il rapporto sull’occupazione di marzo, venerdì, quando i mercati finanziari statunitensi saranno chiusi
Apertura contrastata a Wall Street, per l’inizio del secondo trimestre del 2023. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale di 94,68 punti (+0,28%), lo S&P 500 cede 3,76 punti (-0,09%), il Nasdaq è in ribasso di 65,84 punti (-0,54%).
Venerdì, la seduta si era chiusa in deciso rialzo, dopo il rallentamento dell’inflazione a febbraio, con il Nasdaq che ha registrato il suo miglior trimestre dagli ultimi tre mesi del 2020, con un guadagno del 16,4%; trimestre in rialzo anche per lo S&P 500 (+6,7%), mentre il Dow Jones ha perso circa lo 0,4%.
Mese positivo per tutti e tre i maggiori indici: a marzo, il Dow Jones ha guadagnato l’1,9%, lo S&P 500 il 3,5%, il Nasdaq ha chiuso in rialzo del 6,7%. Il petrolio Wti al Nymex sale del 5,55% a 79,87 dollari al barile, a seguito dei tagli coordinati della produzione dei Paesi dell’Opec+, che ridestano i timori sull’inflazione.
Nel primo trimestre, il Wti ha perso il 5,7%. L’oro guadagna quasi lo 0,5% e sfiora di nuovo i 2.000 dollari all’oncia; giovedì scorso, ha registrato la chiusura più alta in oltre un anno.
La settimana che inizia oggi prevede una serie di dati economici, tra cui il rapporto sull’occupazione di marzo (venerdì, quando i mercati finanziari statunitensi saranno chiusi). Il Fondo monetario internazionale pubblica alcuni capitoli del World Economic Outlook, del Global Financial Stability Report e del Fiscal Monitor, nella settimana che precede gli Spring Meetings.
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