Fmi: il debito pubblico torna a correre in Cina e Stati Uniti. “‘clima è minaccia esistenziale, serve azione urgente”
Corre il debito pubblico negli Stati Uniti e in Cina: nella prima economia al mondo il rapporto debito-Pil supererà il 122% quest’anno, per aumentare di quasi tre punti all’anno dal 2024, circa il doppio del ritmo previsto prima della pandemia. Entro il 2028 il debito pubblico Usa supererà il 136% del Pil, oltre il picco toccato con il Covid. L’anno scorso era al 121,7%. E’ quanto mostrano le tabelle contenute nel Fiscal Monitor di Fmi appena diffuso.
Il Fondo Monetario Internazionale conferma per il 2023 per l’Italia il target tendenziale di deficit del 3,7% espresso nel Def, con un rapporto debito pil al 140,3%. E’ quanto mostrano le tabelle contenute nel Fiscal Monitor appena diffuso. Per il nostro paese, secondo l’organizzazione, quest’anno si dovrebbe tornare a un avanzo primario (ovvero la differenza fra incassi e spesa, escluso il peso degli interessi sul debito) dello 0,4% del Pil , con un incremento allo 0,8% nel 2024. Nel 2025 il disavanzo scenderà sotto il 140%, per l’esattezza al 138,5% e si attesterà al 131,9% del Pil nel 2028.
Fra le minacce esistenziali che il mondo si trova ad affrontare c’è il cambiamento climatico. «Se le politiche resteranno invariate, le emissioni in questo decennio aumenteranno e la strada per limitare gli aumenti delle temperature a due gradi sopra i livelli pre-industriali sarà mancata. Un’azione collettiva e urgente», afferma Victor Gaspar, il direttore del Dipartimento degli affari di bilancio del Fondo Monetario Internazionale.
FOTO: SHUTTERSTOCK