
L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato il passo a marzo per il quarto degli ultimi cinque mesi, ma si è rivelata superiore alle attese
Apertura in calo a Wall Street, dopo l’ultima serie di dati e trimestrali. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 91,09 punti (-0,27%), lo S&P 500 cede 6,73 punti (-0,16%), il Nasdaq è in calo di 22,81 punti (-0,19%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,24% a 74,94 dollari al barile.
Il titolo di Amazon perde l’1,6%, nonostante una trimestrale superiore alle attese, a causa del rallentamento della crescita di Amazon Web Services, la sua piattaforma di servizi cloud, considerata vitale per il suo futuro.
Il titolo di Intel guadagna invece il 7,6% ed è il migliore sullo S&P 500, nonostante la maggior perdita trimestrale della sua storia, dato che i risultati trimestrali sono stati superiori alle attese.
L’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato il passo a marzo per il quarto degli ultimi cinque mesi, ma si è rivelata superiore alle attese. La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è aumentata dello 0,1% rispetto al mese precedente ed è cresciuta del 4,2% rispetto a un anno prima, dopo il 5,1% di febbraio (rivista dall’iniziale 5%), contro attese per un dato al 4,1%.
La componente “core” del dato, depurata dagli elementi volatili, è cresciuta dello 0,3% rispetto al mese precedente, in linea con le attese, e del 4,6% rispetto a un anno prima, contro attese per un dato al 4,5%, dopo il 4,7% del mese precedente (rivisto dall’iniziale 4,6%).
I redditi personali sono aumentati dello 0,3%, contro attese per un +0,2%, le spese per i consumi sono aumentate di 8,2 miliardi di dollari, una crescita inferiore allo 0,1% rispetto al mese precedente, in linea con il consensus.
Nel primo trimestre del 2023, il costo unitario del lavoro – il dato rappresenta un importante termometro delle pressioni inflazionistiche – è aumentato negli Stati Uniti dell’1,2%, contro attese per un +1%, dopo il +1,1% del quarto trimestre del 2022. Rispetto a un anno prima, il costo del lavoro è aumentato del 4,8%, dopo il 5,1% del trimestre precedente.
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