
“Sono fiduciosa. Penso che le trattative siano molto attive. Mi è stato detto che hanno trovato dei punti di accordo”, ha commentato la segretaria al Tesoro, Janet Yellen
Apertura poco mossa a Wall Street, con un rinnovato ottimismo sulla possibilità che repubblicani e democratici trovino un accordo sul tetto del debito ed evitino che gli Stati Uniti finiscano per la prima volta in default.
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“Sono fiduciosa. Penso che le trattative siano molto attive. Mi è stato detto che hanno trovato dei punti di accordo”, ha commentato la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, in un’intervista pubblicata nel fine settimana dal Wall Street Journal.
Dow Jones e S&P 500 sono reduci da due cali settimanali consecutivi, mentre il Nasdaq ha guadagnato, la scorsa settimana, lo 0,4%. Oltre che sul tetto del debito, l’attenzione resta su tassi d’interesse e inflazione: il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha detto di non prevedere un taglio dei tassi d’interesse nel 2023, nemmeno in caso di recessione.
La Federal Reserve ha alzato i tassi per 10 volte consecutive dal marzo 2022 nel tentativo di frenare l’inflazione, arrivata – lo scorso anno – ai massimi dall’inizio degli anni ’80.
Gli ultimi dati, invece, hanno mostrato un rallentamento dell’inflazione, che per alcuni analisti è il segnale che una recessione è vicina. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna 21,90 punti (+0,07%), lo S&P 500 sale di 4,85 punti (+0,12%), il Nasdaq è in rialzo di 11,47 punti (+0,09%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,96% a 70,71 dollari al barile.
Sull’azionario, il titolo di Shake Shack guadagna il 5%, dopo che il Wall Street Journal ha scritto che l’investitore attivista Engaged Capital ha acquistato il 6,6% della quota azionaria della catena di fast-food e punta a ottenere tre seggi nel consiglio d’amministrazione.
Degli undici settori sullo S&P 500, solo quattro sono in rialzo, a partire da quello dei beni di consumo discrezionali (+0,3%); l’industriale è il peggiore, con un calo dello 0,3%.
Passando ai dati economici, l’indice Empire State – che misura l’andamento dell’attività manifatturiera nell’area di New York – è crollato a maggio sotto la parità. Secondo i dati comunicati dalla Federal Reserve di New York, l’indice è sceso da 10,8 punti a -31,8, contro attese per un dato a -4.
(foto SHUTTERSTOCK)