
I verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve non hanno avuto il potere di ridare fiducia
Wall Street chiude in rosso una giornata caratterizzata da un avvio negativo che non faceva presagire novità utili per un possibile cambio di rotta. Alla fine delle contrattazioni l’S&P 500 perde lo 0,75%, il Dow arriva a chiudere a -0,77% e il Nasdaq si arena sullo 0,66% in territorio negativo.
Unici a salvarsi dalle vendite sembrano essere i titoli energetici e quelli dei beni discrezionali. Peggio, invece, è andata ai titoli real estate, finanziari e industriali. Guardando le singole storie di mercato salta agli occhi il rally di Abercrombie&Fitch dopo la pubblicazione dei conti. Intanto Ron DeSantis è il settimo candidato repubblicano per la Casa Bianca, secondo nella lista delle preferenze ma molto indietro rispetto a Donald Trump.
A quanto pare i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve non hanno avuto il potere di ridare fiducia nonostante abbiano delineato una possibile volontà,da parte dei membri FOMC di prendere in considerazione una pausa sulla strada dei rialzi.
Sullo sfondo sempre l’incertezza dettata dai colloqui sul tetto del debito, colloqui che a quanto pare sembrano essersi nuovamente arenati. Lo scoglio, questa volta, sarebbero gli esponenti più conservatori del partito di McCarthy che hanno avanzato richieste su fisco ed energia che, stando ai commenti degli addetti ai lavori, non hanno alcuna possibilità di essere prese in considerazione al Senato, in mano democratica. Partendo da questi presupposti e considerando il fatto che l’accordo dovrà necessariamente essere preso in modo bipartisan, aumenta lo scetticismo circa la possibilità di trovare un punto d’incontro nel brevissimo.
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