
L’Opec continua dunque a prevedere un aumento di 2,3 milioni di barili al giorno rispetto al 2022, aumento trainato principalmente dai paesi non Ocse.
L‘Opec ha mantenuto le sue previsioni sulla crescita della domanda globale di petrolio per il 2023, nonostante le “incertezze” sulla crescita economica. Emerge dall’ultimo rapporto mensile del cartello dei produttori pubblicato oggi.
Per l’anno in corso la domanda di petrolio rimarrà “invariata”, raggiungendo i 101,91 milioni di barili al giorno.
L’Opec continua dunque a prevedere un aumento di 2,3 milioni di barili al giorno rispetto al 2022, aumento trainato principalmente dai paesi non Ocse.
Tuttavia, “ci sono crescenti incertezze sulla crescita economica nella seconda metà tra un’inflazione che rimane tenacemente elevata, tassi di interesse già elevati e un mercato del lavoro vicino alla piena occupazione”.
I prezzi del petrolio sono scesi negli ultimi mesi, al punto che i paesi esportatori di petrolio e i loro alleati sono intervenuti di recente riducendo la loro produzione. I tagli alla produzione introdotti dall’inizio di maggio da nove Paesi – tra cui Riad, Mosca, Baghdad e Dubai – per un totale di 1,6 milioni di barili giornalieri, sono stati prorogati fino alla fine del 2024.
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(foto SHUTTERSTOCK)