
La BCE aumenta i tassi ma la Fed, sebbene li abbia confermati, si è comunque dimostrata aggressiva nelle sue intenzioni future
Se la BCE zavorra l’Europa le conseguenze si fanno sentire anche a Wall Street. Infatti le decisioni rese note dalla banca centrale europea poco prima dell’apertura della piazza di scambio statunitense si sommano a quelle di ieri della Federal Reserve la quale, sebbene abbia deciso di non toccare i tassi di interesse, ha tenuto a sottolineare che si tratterà di una pausa momentanea.
Quindi dagli USA sanno perfettamente che sia la BCE che la Fed non hanno ancora chiuso il loro percorso, ormai sempre più lungo, sulla strada dei rialzi. Ad ogni modo Wall Street vede i primi minuti di contrattazione caratterizzati da una incisiva debolezza sia sull’S&P 500 che apre a -0,15%, che su Nasdaq (-0,4%). Il Dow, invece, orbita intorno alla parità ma è anche vero che la supera solo di una frazione infinitesimale ovvero, +0,02%.
Non vanno meglio le cose in Europa soprattutto dopo le parole di Christine Lagarde la quale non solo ha confermato un aumento dei tassi ma ha anche prospettato nuovi ritocchi nel prossimo futuro. Una situazione che ha portato il Ftse Mib a registrare un -0,6%, il Cac 40 -0,86%, il Dax -0,6% e il Ftse 100 di Londra, unica eccezione, a superare la parità di poco più dello 0,1%.
Guardando a Wall Street sono da citare, tra i dati macro pubblicati, quelli riguardanti i sussidi settimanali di disoccupazione, le vendite al dettaglio di maggio e l’indice manifatturiero Empire State di New York. Ultima nota: il dollaro sta attualmente toccando i massimi per quest’anno contro lo yen.
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