
Il Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed, – crede a larga maggioranza che potrebbe essere adeguato alzare ancora i tassi nel corso di quest’anno, “forse due volte”
Apertura in calo a Wall Street e indici che si avviano verso una settimana negativa. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 257,66 punti (-0,76%), lo S&P 500 cede 34,39 punti (-0,78%), il Nasdaq è in ribasso di 130,85 punti (-0,96%). Il petrolio Wti al Nymex perde il 3,05% a 67,39 dollari al barile.
Ieri, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è tornato in Congresso per presentare il rapporto sulla politica monetaria: “Abbiamo tenuto i tassi fermi per darci più tempo per prendere le prossime decisioni. Il Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed, – crede a larga maggioranza che potrebbe essere adeguato alzare ancora i tassi nel corso di quest’anno, “forse due volte”. Poco fa, Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha detto di non essere a favore di altri rialzi dei tassi d’interesse per il resto dell’anno. “L’inflazione ha rallentato in modo significativo, ma arrivare al 2%”, che è l’obiettivo della Fed, “è difficile”, ha poi detto Bostic, secondo cui l’inflazione Pce potrà scendere al livello prefissato “alla fine del 2024, forse nel 2025”. La scorsa settimana, la Federal Reserve ha deciso di mantenere inalterati i tassi d’interesse al 5%-5,25%, dopo dieci rialzi consecutivi.
Sull’azionario, il titolo di Apple perde lo 0,5%, dopo aver aggiornato ieri, proprio alla fine della seduta, il suo record di 5 centesimi a 187,04 dollari, chiudendo in rialzo dell’1,65%; la società è ormai a un passo dal raggiungere i 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, soglia brevemente superata all’inizio del 2022, ma mai registrata in chiusura.
Il titolo di Virgin Galactic perde oltre il 14%, dopo che la società di turismo spaziale ha annunciato di aver raccolto 300 milioni di dollari con l’ultima offerta di azioni ordinarie; Virgin Galactic ha detto di voler raccogliere altri 400 milioni di dollari per espandere e migliorare la sua flotta.
Il titolo di Starbucks perde l’1,5%, a causa dello sciopero che interesserà oltre 150 caffetterie negli Stati Uniti. Lo sciopero è stato proclamato dopo che il sindacato che rappresenta i baristi ha denunciato il fatto che in numerose caffetterie non è stato consentito allestire delle decorazioni a sostegno della comunità Lgbtq+ in occasione del mese del Pride.
(foto SHUTTERSTOCK)