
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,03% a 34.457 punti, l’S&P 500 lo 0,11% a 4.455 e il Nasdaq lo 0,21% a 13.816. La fabbrica di auto di Musk chiude a quasi +7%
Wall Street ha terminato poco mossa una sessione caratterizzata da scambi esigui e orario ridotto alla vigilia della Festa dell’Indipendenza che terrà chiusi domani i mercati a stelle e strisce.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,03% a 34.457 punti, l’S&P 500 lo 0,11% a 4.455 e il Nasdaq lo 0,21% a 13.816. Tra i pochi titoli in evidenza c’è Tesla, protagonista di un balzo del 6,90% dopo aver battuto le attese sulle consegne di veicoli nel secondo trimestre.
Da aprile a giugno, il gigante dei veicoli elettrici con sede in Texas ha prodotto 479.700 auto, un aumento dell’85% rispetto al secondo trimestre del 2022. Un dato che porta la produzione totale di Tesla a metà di quest’anno a 920.508, sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di produrre 1,8 milioni di auto nel 2023 e superare le aspettative degli osservatori del settore.
Il titolo di Apple ha ceduto lo 0,78%, dopo che il Financial Times ha scritto che la società di Cupertino è stata costretta a tagliare notevolmente le previsioni sulla produzione del suo visore per la realtà mista Vision Pro, presentato lo scorso mese dopo sette anni di sviluppo. Venerdì, il titolo di Apple aveva chiuso con un rialzo del 2,3%, consentendo alla società di Cupertino di chiudere per la prima volta – e prima società al mondo – sopra i 3.000 miliardi di capitalizzazione, mantenuta anche oggi.
Il focus degli investitori è puntato sui dati sul mercato del lavoro che saranno diffusi venerdì. Gli analisti stimano che il mese scorso l’economia statunitense abbia aggiunto 225.000 posti di lavoro. Mercoledì, invece, la Federal Reserve renderà noti i verbali dell’ultima riunione in cui ha deciso di sospendere gli aumenti dei tassi di interesse dopo averli aumentati per 10 volte consecutive per raffreddare l’inflazione.
Il rapporto sull’inflazione Pce della scorsa settimana ha mostrato un raffreddamento dei prezzi superiore alle aspettative. I contratti futures prevedono una probabilità dell’86% che la Fed aumenti i tassi in occasione del prossimo direttivo in calendario a luglio, per continuare a spingere l’inflazione verso l’obiettivo del 2%.