Deboli anche i listini europei
I mercati statunitensi, dopo la pausa festiva del Giorno dell’Indipendenza, riaprono i battenti all’insegna della debolezza. Infatti l’S&P 500 perde già dai primi minuti di contrattazione lo 0,33%, il Nasdaq lo 0,14% e il Dow lo 0,38%.
Parallelamente, nel Vecchio Continente si registra un trend molto simile. Il Ftse Mib, ad esempio, proprio mentre Wall Street apre i lavori, perde lo 0,38%, il Ftse 100 lo 0,73%, il Cac 40 e il Dax, rispettivamente, lo 0,78% e lo 0,65%.
A dare una spinta, in negativo, sono stati i dati macro cinesi, dati dai quali si evince una progressiva perdita di forza dell’economia di Pechino. Un calo che alimenta i timori di una possibile recessione forse già in atto e che si aggiunge all’aumento delle tensioni commerciali tra le due superpotenze.
L’attenzione resta per la pubblicazione dei verbali della riunione di giugno della Fed che potrebbero far luce sulle motivazioni che hanno spinto i vertici della banca centrale statunitense a sospendere un passaggio sui rialzi dei tassi, ma a segnalare contemporaneamente comunque ulteriori rialzi in arrivo. Informazioni che, forse, potrebbero aiutare gli investitori in vista del cruciale rapporto sull’occupazione di giugno di venerdì.
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