La prossima riunione della Fed è prevista il 27 luglio ed i mercati scommettono su un rialzo dei tassi di 25 punti base
«Un taglio a marzo, o almeno un forte segnale di tagli imminenti in quella riunione, avrebbe senso». Lo ha detto Richard Clarida, ex vicepresidente della Federal Reserve e attuale consulente economico globale presso PIMCO, azienda statunitense di gestione globale degli investimenti fondata nel 1971 con sede a Newport Beach, California. È specializzata in titoli a reddito fisso.
Le sue osservazioni si inseriscono nel dibattito su quando la Fed allenterà la politica monetaria e sulle prospettive dell’economia statunitense. I mercati swap danno per certo un altro rialzo dei tassi di 25 bp questo mese, mentre il primo taglioè visto come probabile entro la fine di marzo.
Allo stesso tempo, Clarida ha sottolineato che le dinamiche economiche potrebbero cambiare. Un rallentamento più rapido dell’inflazione potrebbe anticipare la prospettiva di tagli dei tassi, mentre ostinate pressioni sui prezzi potrebbero ritardarli nel corso dello stesso anno o addirittura oltre. Come ribadito più volte quindi, le prossime mosse della Banca centrale Usa dipenderanno dai dati macro-economici che arriveranno di volta in volta.
Si ricorda che la prossima riunione di politica monetaria della Fed è prevista il 27 luglio, quindi fine prossima settimana, ma i mercati sono già in subbuglio.
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