
La società, che nel 2020 aveva guadagnato un miliardo, ha dichiarato che la passività è calata del 2% rispetto al 2021
Evergrande, il gigante immobiliare cinese, ha annunciato una perdita netta di 33,012 miliardi di yuan (pari a 4,198 miliardi di euro o 4,528 miliardi di dollari) nella prima metà del 2023.
La società, che nel 2020 aveva guadagnato 8,076 miliardi di yuan (1,001 miliardi di euro o 1.126 miliardi di dollari), ha anche dichiarato che alla fine di giugno 2023 le sue passività totali hanno raggiunto circa 2,38 trilioni di yuan (303,752 miliardi di euro), il 2,02% in meno rispetto all’anno precedente, ma circa il 25% in più rispetto alla fine del 2020.
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Di questo importo, 624,765 miliardi di yuan (79,463 miliardi di euro) riguardano i prestiti, in aumento del 2,02% rispetto alla fine del 2022. I dati riflettono anche un calo del 5,13% del valore del patrimonio netto totale della società rispetto alla fine del 2022, a 1,74 trilioni di yuan (221,817 miliardi di euro).
Nel primo semestre del 2023, Evergrande ha registrato un fatturato di 128,067 miliardi di yuan (28,529 miliardi di euro o 32,084 miliardi di dollari), con un aumento del 43% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Oltre alle perdite operative, Evergrande ha imputato gran parte dei risultati negativi a fattori quali la restituzione dei terreni e le svalutazioni delle attivita’ finanziarie. Evergrande ha richiesto la ripresa della negoziazione delle azioni alla borsa di Hong Kong.
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In una dichiarazione inviata alla borsa venerdì, Evergrande ha affermato di aver soddisfatto tutti i requisiti per revocare la sospensione della quotazione delle azioni, in vigore dal 21 marzo 2022. Nel documento Evergrande ha dichiarato di avere “operazioni commerciali sufficienti”. La società ha affermato che sta “dando priorità alla stabilizzazione delle operazioni e alla risoluzione dei rischi” e che sta “lavorando con il massimo impegno per garantire la consegna degli immobili”.
(foto SHUTTERSTOCK)