Si è attivata la macchina internazionale degli aiuti nei confronti della popolazione marocchina. Una famiglia residente in Francia ha raccolto 300mila euro
L’imponente macchina degli aiuti è pronta ad attivarsi per supportare il Marocco colpito dal grave sisma, dagli Usa all’Europa passando per l’India, Israele fino all’Algeria: il Paese confinante, che vive un rapporti tesi con i suoi vicini del Maghreb, ha aperto il proprio spazio aereo ai voli che trasportano aiuti umanitari e persone ferite. Questo però è solo uno dei canali attraverso i quali confluiranno uomini e mezzi.
Nella catena di nazioni pronte ad intervenire in prima fila c’è anche l’Italia, come già avvenuto per il terremoto in Turchia.“Siamo disponibili a contribuire ai complessi lavori di soccorso”, ha detto il presidente della Repubblica Mattarella esprimendo il suo cordoglio
Il centro di crisi dell’Unione europea monitora la situazione da vicino e, una volta recepita la richiesta, decollano i primi aerei verso le zone colpite. Stesse disposizioni dagli Usa, che con il presidente Biden si dicono “vicini al Marocco e all’amico re Mohammed VI in questa fase difficile”.
Alla corsa alla solidarietà si unisce anche l’Algeria, che riapre il proprio spazio aereo agli aerei civili e militari marocchini per la prima volta dopo che nell’estate del 2021 ne aveva annunciato la chiusura, a seguito della decisione di interrompere le relazioni diplomatiche con il Regno.
Anche il mondo cattolico è ampiamente mobilitato. Come forma di aiuto immediata, la Conferenza episcopale italiana ha deciso lo stanziamento di trecentomila euro dai fondi dell’otto per mille, mentre la Caritas avverte: “servono medicine e coperte, bisogna fare presto. Noi le porteremo assieme a kit igienici, le coperte servono per il freddo che scende la sera”. I primi aiuti dall’Italia intanto sono già partiti. Attraverso il progetto Arca un furgone con beni di prima necessità, come brandine e kit igienico sanitari, ma anche omogeneizzati e pannolini, si è messo in viaggio da Milano.
Un episodio eclatante è quello della raccolta fondi lanciata e organizzata sulla piattaforma GoFundMe da Sarah Jaidi e Othmane Lamrini, due cittadini marocchini residenti in Francia. In 10 ore ha messo assieme già oltre 300 mila euro. “In questo contesto di estrema emergenza, abbiamo lanciato questa campagna per raccogliere fondi il più rapidamente possibile – spiegano gli organizzatori – i fondi saranno utilizzati per finanziare kit di emergenza per i bambini e le famiglie colpite nella regione di Haouz”.
(foto ANSA)