
La BoJ ha confermato la sua politica monetaria estremamente accomodante, basata sui tassi negativi al -0,1% e sul target dei rendimenti dei bond governativi con scadenza a 10 anni attorno allo zero
In Giappone la politica monetaria resta invariata ed ultra espansiva. Al termine della riunione di due giorni il comitato della Banca centrale, guidato dal governatore Kazuo Ueda, ha scelto di lasciare i tassi in territorio negativo al -0,1%, e mantenere inalterata la curva di controllo dei rendimenti (YCC), in vigore dal settembre 2016, quando la BoJ decise di fissare un obiettivo dello 0% per i titoli governativi a 10 anni. Le misure erano ampiamente attese dagli analisti.
La BoJ ha motivato la decisione con la presenza di “incertezze estremamente elevate nelle economie e nei mercati finanziari, sia domestici che esteri”. Situazioni che hanno reso opportuno “continuare pazientemente a perseguire una politica accomodante, rispondendo umilmente agli sviluppi dell’attività economica e dei prezzi, così come alle condizioni finanziarie”.
La BoJ prevede una ripresa “moderata” dell’economia giapponese.
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