Oggi lo yen ha toccato il livello più basso dal 1990. La valuta giapponese è scesa ai minimi in 34 anni sul dollaro crollando fino a 151,97 prima di rafforzarsi leggermente. Lo yen è sceso al di sotto del precedente minimo record di 151,95 raggiunto nell’ottobre 2022.
Il raggiungimento di simili livelli nell’ottobre 2022 portò il governo ad un intervento con acquisti di yen sul mercato, per interrompere la fase di indebolimento della valuta ed anche in questo occasione i funzionari giapponesi hanno rilasciato dichiarazioni dai toni forti, con il ministro delle finanze Shunichi Suzuki che, secondo quanto riferito, ha affermato che il paese “non escluderà alcuna iniziativa per rispondere a movimenti disordinati del forex”. Monito anche dal governatore della Bank of Japan Kazuo Ueda che ha commentato la debolezza della valuta giapponese, affermando che “i movimenti del forex sono tra i fattori che hanno un grande impatto sull’economia e sui prezzi”. Motivo per cui la BOJ terrà d’occhio i movimenti valutari e il loro impatto sull’economia del paese.
Il membro del consiglio della Banca, Naoki Tamura, ha affermato oggi che la banca centrale deve procedere “lentamente ma costantemente” verso la normalizzazione della sua politica monetaria ultra-allentata. Tamura ha affermato che l’obiettivo finale della BOJ è riportare i tassi di interesse a livelli in cui possano essere aumentati o ridotti per influenzare la domanda e i movimenti dei prezzi.
La BOJ ha recentemente posto fine alla sua politica di tassi di interesse negativi dopo otto anni e ha anche abolito la politica di controllo della curva dei rendimenti con un voto 7-2. Tamura è stato tra coloro che hanno votato a favore.