Il membro del consiglio della Banca del Giappone, Asahi Noguchi, ha dichiarato oggi che il ritmo dei futuri rialzi dei tassi sarà probabilmente molto più lento di quello dei suoi omologhi globali interessati dai recenti inasprimenti politici, poiché gli aumenti salariali senza precedenti da soli non sarebbero abbastanza potenti da far salire i prezzi e consentire all’inflazione tendenziale di raggiungere il 2%. «È essenziale che la BOJ mantenga la sua politica monetaria ultra-espansiva per cercare un equilibrio adeguato tra domanda e offerta di lavoro – ha affermato. – Per quanto riguarda il ritmo dell’aggiustamento dei tassi ufficiali, si prevede che sarà lento, ad un ritmo che non può essere paragonato a quello delle altre principali banche centrali negli ultimi anni. Questo perché ci vorrebbe un ragionevole lasso di tempo per raggiungere una situazione in cui i prezzi continuino a crescere intorno al 2% come tendenza».
Noguchi ha affermato in commenti separati che la probabilità di raggiungere l’obiettivo del 2% potrebbe essere “considerevolmente alta” nel 2026. «Personalmente credo che la situazione migliorerà sostanzialmente nel giro di due anni», ha detto in una conferenza stampa.
Ha rifiutato di commentare se ci sarà un altro aumento dei tassi di interesse quest’anno, anche se ha detto che dipenderà dalle condizioni economiche.
Il mese scorso la BOJ ha posto ad un’era di tassi di interesse negativi.
Rimbalza intanto il settore servizi giapponese. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato a febbraio una variazione positiva dell’1,5% su base mensile dopo il calo dello 0,5% di gennaio e contro la crescita dello 0,8% stimata dagli analisti. Il dato registra su base annua un incremento del 2,5%.