
Il balzo maggiore dei prezzi è avvenuto ancora una volta in Turchia, dove il dato è aumentato di oltre 10 punti toccando il 58,9% dal 47,8% precedente
Continua a salire l’inflazione nell’area Ocse. Ad agosto è salita al 6,4% dal 5,9% di luglio, registrando un aumento in 14 Paesi dell’area. Lo rende noto la stessa lOrganizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che riunisce i 38 Paesi industrializzati.
A fare da traino è stato l’andamento dell’inflazione energetica che su base annua è stata pari a -1,4% in agosto dopo -7,5% a luglio. L’inflazione alimentare ha continuato invece a diminuire, ma a un ritmo più lento rispetto ai mesi precedenti, raggiungendo l’8,8% in agosto, dopo il 9,2% di luglio. L’inflazione core, quindi al netto dei prodotti alimentari ed energetici è rimasta sostanzialmente stabile, al 6,8% in agosto.
Il balzo maggiore dei prezzi è avvenuto ancora una volta in Turchia, dove il dato è aumentato di oltre 10 punti toccando il 58,9% dal 47,8% precedente.
Più nel dettaglio, l’inflazione su base annua nel G7 è salita al 4,2% ad agosto dal 3,9% di luglio, segnando il primo aumento da ottobre 2022. E’ aumentata di 0,5 punti percentuali in Canada (4% dal 3,3%), Francia (4,9% dal 4,3%) e Stati Uniti (3,7% dal 3,2%).
Per contro ha continuato a rallentare in Italia (5,4% dal 5,9%), raggiungendo il livello più basso da gennaio 2022 ed è rimasta sostanzialmente stabile (-0,1 punti) in Germania (6,1%), Giappone (3,2%) e Regno Unito (6,3%).
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