
Richiesto un maggiore controllo sui contenuti illegali e le fake news
Il richiamo di Bruxelles è arrivato prima per X (ex Twitter) poi per Meta ed ora anche per TikTok. Sotto i riflettori possibili contenuti illegali, violenti e fake news legati all’attacco di Hamas in Israele.
A chiedere di monitorare la situazione è stato il commissario Ue per il mercato interno Thierry Breton, che avverte le piattaforme, TikTok ultima in ordine di tempo, circa «l’obbligo particolare di proteggere i bambini e gli adolescenti dai contenuti violenti e dalla propaganda terroristica».
Quella che si delinea, adesso, è una guerra che va oltre il fronte Israele-Hamas per arrivare alla disinformazione sui social spesso visti come luoghi in cui più che la correttezza dell’informazione, a vincere è il potere dell’algoritmo e della “viralità” dei contenuti.
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